Una terra tutta da scoprire, costellata di piccoli borghi ed affascinanti baie ancora da esplorare, Cilento, terra di storia, mito, arte e cultura, è questo e molto di più. Con i suoi scenari incontaminati, il mare cristallino e soleggiato, i centri medievali arroccati sulle colline, i boschi profumati di erbe e le sue montagne, offre una varietà di paesaggi inimitabile. La storia e la leggenda si fondono in questa terra dal fascino senza tempo, molteplici sono i racconti di sirene ed eroi che hanno dato il nome ad alcune delle sue località più incantevoli come Palinuro e Marina di Camerota, detta anche “Perla del Cilento”, entrambi traggono origine dal mito di Palinuro, nocchiero dell’eroe Enea, pazzamente innamorato della fanciulla Kamaraton, bella come una dea ma dal cuore di pietra. Il nocchiero di Enea arrivò addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere, la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Palinuro, raggiunte le coste, fu scambiato per un mostro marino dagli abitanti del luogo ed ucciso, il luogo in cui morì conservò per sempre il suo nome. Ad attrarre visitatori in questa terra, tuttavia, non è solo la bellezza del mare e il fascino delle sue leggende, ma anche la ricchezza del patrimonio archeologico e storico-artistico che annovera ben tre siti Unesco: Velia-Elea, i templi di Paestum e la Certosa di Padula. Di altrettanto fascino sono le montagne e le valli dove la natura si conserva intatta e selvaggia. E’ un alternarsi di splendidi e variegati panorami ricchi di storia e tradizioni e di sterminati pianori calcarei. Il Cervati con i suoi 1900 metri è la vetta più alta del Cilento e della Campania.
Il Gelbison (dall’arabo Gebel-el-son significa Monte dell’Idolo) è invece, la quarta vetta del Cilento (1.705 mt), sulla cui cima sorge un santuario, quello della Madonna del Monte Sacro che si erge su di un antico insediamento pagano. Data la natura calcarea dei massicci cilentani, numerosi sono i fenomeni di carsismo che nel corso dei secoli hanno creato e modellato gole profonde, sorgenti dalle acque limpide e fresche, inghiottitoi (il più spettacolare è la Grava di Vesalo sul Monte Cervati) e grotte. Famose quelle di Castelcivita (dette del Diavolo) e quelle di Pertosa attraversate da un fiume sottorraneo (Tanagro o Negro) e accessibili con piccole imbarcazioni. Da citare anche la più piccola, ma non meno affascinante, grotta di San Michele (o dell’Angelo) a Sant’Angelo a Fasanella, avvolta da un suggestivo misticismo. Per chi ama esplorare, per chi intende il viaggio come un percorso di scoperta prima di tutto dentro se stessi, ritrovando tracce di storia e tradizioni che sembrano essere scomparse, il Cilento offre un complesso e molteplice ventaglio di opportunità per vivere un’esperienza unica...EXPERIENCE CILENTO!